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L'AUTUNNO E L'INVERNO
LE STORIE DI FRANCY
STORIA IN RIMA : L'AUTUNNO E L'INVERNO
Stanco l'Autunno ha finito il suo dovere
così ai piedi di un albero si mette a sedere.
Il freddo é tornato ed é birbaccione:
gli ha congelato tutto il nasone.
Egli si copre col suo mantello colorato
mangia qualche castagna e beve un po' di moscato.
Uno scoiattolo gli va vicino gli salta in braccio
e gli fa l'occhiolino.
Ed ecco che, su una scia di ghiaccio sospinta dal vento,
arriva l 'Inverno col suo manto d'argento.
"Sono felice di abbracciarti amico caro
vedersi per noi é tanto raro..."
" Sono arrivato ,amico mio, ora riposa ...ci penserò io"
E prima che arrivi la fredda tormenta
Autunno si sdraia e si addormenta.
Tiene con se lo scoiattolo in mano...
Inverno sorride e li copre piano .
Vi é piaciuta? Spero di si, un caloroso abbraccio a tutti.
L'ALBERO DI MUNARI
BRUNO MUNARI
PRIMA FASE: INTRODUZIONE
Ho iniziato parlando di BRUNO MUNARI ho raccontato di quanto amasse l'arte e di quanto amasse insegnarla ai bambini con i quali riusciva a comunicare in maniera straordinaria. Per lui ogni bambino era importante perché sarebbe diventato l'adulto del domani. Quindi egli amava davvero stare con loro ed insegnargli quello che sapeva lasciandoli però sempre liberi di agire e di creare.
Ho raccontato che amava scrivere ( da qui molti libri dedicati all'infanzia ) e disegnare...ma anche lui seguiva delle regole.
SECONDA FASE : L'ALBERO
Inizio dicendo che sarebbe stato bello poter costruire un albero di grandi dimensioni in quanto uno dei principi della metodologia munariana é quello di coinvolgere il bambino nell'attività e in quel modo si sarebbe sentito completamente immerso in quello che stava facendo, ma per motivi di spazio non é stato possibile.
Ci siamo accontentati degli alberelli su fogli A4.
TERZA FASE : RIPRODUZIONE SUL FOGLIO A4
Dopo aver scaricato da internet un po di carte colorate ho tagliato le varie parti che servivano per comporre l'albero seguendo questo modello che ho preso dalle immagini di Google mi sembra da " tinafesta".
REGOLE, COLORI E FANTASIA
Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui. Oggi vi voglio parlare dell'esperienza che ho fatto con i miei bambini sulla costruzione del famoso albero di Munari.
Prima di tutto, però, vorrei spiegarvi perché ho messo la parola "regole" nel titolo di questo post. ...anzi lo scopriremo insieme dopo.
PRIMA FASE: INTRODUZIONE
Ho iniziato parlando di BRUNO MUNARI ho raccontato di quanto amasse l'arte e di quanto amasse insegnarla ai bambini con i quali riusciva a comunicare in maniera straordinaria. Per lui ogni bambino era importante perché sarebbe diventato l'adulto del domani. Quindi egli amava davvero stare con loro ed insegnargli quello che sapeva lasciandoli però sempre liberi di agire e di creare.
Ho raccontato che amava scrivere ( da qui molti libri dedicati all'infanzia ) e disegnare...ma anche lui seguiva delle regole.
SECONDA FASE : L'ALBERO
Inizio dicendo che sarebbe stato bello poter costruire un albero di grandi dimensioni in quanto uno dei principi della metodologia munariana é quello di coinvolgere il bambino nell'attività e in quel modo si sarebbe sentito completamente immerso in quello che stava facendo, ma per motivi di spazio non é stato possibile.
Ci siamo accontentati degli alberelli su fogli A4.
FINALMENTE INIZIAMO
Ho unito tutti i tavoli in modo da formare un tavolone gigante , ci siamo seduti attorno e prima di iniziare ho detto quello che diceva Munari:
" bimbi, ricordate sempre che l'albero é la lenta esplosione di un seme...quando disegni o componi un albero ricorda che ogni ramo é più sottile di quello che viene prima. Nota anche che il tronco si divide in due rami e che questi si dividono ancora in due, e cosi' ancora ed ancora fino a quando tu hai un intero albero sia esso dritto o curvo in alto o in basso o inclinato per via del vento"...queste sono le famose regole per meglio dire la famosa REGOLA DEL DUE.
Dopo aver spiegato ai bambini la frase di Munari siamo passati all'azione.
Prima ho composto io il mio albero facendo vedere ben bene i passaggi poi l'ho guastato e ho dato ad ogni bambino vari pezzettini di carta ( che avevo precedentemente tagliato) . Ognuno ha iniziato a costruire il proprio albero con il compito preciso di seguire la regola del due.
Ho unito tutti i tavoli in modo da formare un tavolone gigante , ci siamo seduti attorno e prima di iniziare ho detto quello che diceva Munari:
" bimbi, ricordate sempre che l'albero é la lenta esplosione di un seme...quando disegni o componi un albero ricorda che ogni ramo é più sottile di quello che viene prima. Nota anche che il tronco si divide in due rami e che questi si dividono ancora in due, e cosi' ancora ed ancora fino a quando tu hai un intero albero sia esso dritto o curvo in alto o in basso o inclinato per via del vento"...queste sono le famose regole per meglio dire la famosa REGOLA DEL DUE.
Dopo aver spiegato ai bambini la frase di Munari siamo passati all'azione.
Prima ho composto io il mio albero facendo vedere ben bene i passaggi poi l'ho guastato e ho dato ad ogni bambino vari pezzettini di carta ( che avevo precedentemente tagliato) . Ognuno ha iniziato a costruire il proprio albero con il compito preciso di seguire la regola del due.
TERZA FASE : RIPRODUZIONE SUL FOGLIO A4
Dopo aver scaricato da internet un po di carte colorate ho tagliato le varie parti che servivano per comporre l'albero seguendo questo modello che ho preso dalle immagini di Google mi sembra da " tinafesta".
Da ogni foglio vengono le parti per quattro alberelli
Poi...il buon lavoro e ...eccoli qua
Ed eccone alcuni quasi finiti
QUARTA FASE : DETTAGLI
Alla fine ogni bambino ha voluto abbellire il proprio albero con foglie e uccellini ...
Lavoro finito...direi esperimento riusciuto...
Spero vi sia piaciuto e grazie di seguirmi sempre.
A presto
La maestra Francy
BRUNO MUNARI
INTRODUZIONE
Non conoscevo bene questo artista ma un giorno confrontandomi con un'educatrice del nido della mia scuola, la maestra Paola, é uscito fuori l'argomento Munari.
Lei mi ha parlato della metodologia e della pedagogia che usava questo grande uomo e ne sono rimasta affascinata tanto da andarmelo a cercare su internet, e sui libri per conoscerlo meglio. Mi ha conquistata! La sua enorme capacità di entrare nel mondo dei bambini , il suo essere artista senza aver mai perso lo spirito di un bambino, il suo modo di "semplificare" creando liberamente, hanno portato un'innovazione nella didattica infantile.
UN GRANDE UOMO
artista, designer, scrittore italiano
(Milano 1907 / 1998)
In queste frasi si racchiude il pensiero di Bruno Munari:
In queste frasi si racchiude il pensiero di Bruno Munari:
" Conservare l'infanzia dentro di se' per tutta la vita, vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire, la voglia di comunicare"
"I bambini di oggi sono gli adulti del domani, aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi, aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi, aiutiamoli a diventare più sensibili, un bambino creativo é un bambino piu' felice".
La sua didattica si fonda sull'"AZIONE SENZA IMPOSIZIONE DI SE'"
Lascia quindi il bambino libero di esprimere la sua creativita in una "sperimentazione diretta "
Nei suoi laboratori , Munari, partecipa di persona alle attività trasportando i bambini in un " gioco" guidato solo minimamente dall'adulto, e dove loro sentono la libertà di agire e di liberare la propria curiosità e creatività.
Egli fornisce materiali di ogni genere: da pezzettini di carta di giornale a spazzole a immagini, usando le dimostrazioni pratiche .
Lascia quindi il bambino libero di esprimere la sua creativita in una "sperimentazione diretta "
Nei suoi laboratori , Munari, partecipa di persona alle attività trasportando i bambini in un " gioco" guidato solo minimamente dall'adulto, e dove loro sentono la libertà di agire e di liberare la propria curiosità e creatività.
Egli fornisce materiali di ogni genere: da pezzettini di carta di giornale a spazzole a immagini, usando le dimostrazioni pratiche .
I LABORATORI
Naturalmente i laboratori pur essendo luogo di creatività e libertà non sono un posto dove i bambini possono fare ciò che vogliono giocando in modo errato con tempere e pennelli . Libertà non é abbandonarli .
Per esempio se un bimbo deve riprodurre un quadro famoso, non deve essere " abbandonato" davanti ad esso con i pennelli,
bisogna insegnargli a leggere quel quadro.
Munari ci dice proprio questo, egli propone di insegnare ai bambini come si legge un quadro attraverso l'arte visiva.
L'arte visiva non va raccontata , va sperimentata. Le parole si dimenticano, l'esperienza no.
Dopo questa breve presentazione di Munari vi proporrò, nel prossimo post, il mio primo esperimento: "
gli ALBERI .
Spero vi sia stato utile...Ciao e al prossimo post.
La maestra Francy
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